Si racconta che un pastore mentre tagliava l’edera udì un grido e guardando il suo falcetto lo vide sporco di sangue. Scrutando fra le foglie vide l’immagine della Madonna ferita ad un labbro. Il pastore prese l’immagine e la portò nella chiesa di S.Nicola ad Orvinio ma la mattina seguente l’immagine era tornata a Vallebona dove era stata trovata. I fedeli allora raccolsero fondi per edificare una chiesa proprio in quel punto, probabilmente sui ruderi di un vecchio castello.Edificata nel 1643 nel vecchio borgo di Vallebona, di cui ancora si possono distinguere tracce di antiche mura e vani, i resti di tre torri di difesa e un perimetro di cinta quasi intero. Borgo che venne abbandonato dai cittadini che si trasferirono in quello che oggi è Orvinio ma allora veniva chiamato CanemortoSi presenta con una pianta rettangolare con copertura a capanna semplice ed una unica navata con un altare per lato. Il portale di pietra è sormontato da timpano triangolare e fiancheggiato da finestre quadrate.All’interno si trovano tele ed affreschi di Vincenzo Manenti ed altre maestranze locali. DOVE A meno di 2 km da Orvinio sulla Strada Provinciale per Scandriglia CONTATTI Per informazioni e guide.Parocchia di S. Nicola di Bari, Orvinio: 0765. 92097 ORARI Tutti i giorni previa prenotazione telefonica
Turismo Religioso
Santa Maria di Vallebona
Chiesa Abbaziale di Santa Maria del Piano
Ipotesi la vorrebbero edificata da Carlo Magno come ringraziamento alla Provvidenza per la vittoria riportata contro i Saraceni nell’817 ma non esistono elementi certi. Quello che rimane sono le maestose rovine della chiesa romanico-lombarda risalente ai secoli XI e XII, la pianta a croce latina e navata longitudinale. Accanto alle chiesa i resti delle mura del convento. Passando dalla dipendenza dell’Abbazia di Farfa, ai Monaci Benedettini, accrebbe il suo potere politico ed economico fino al suo abbandono e all’arrivo dell’epidemia che la trasformò addirittura in un cimitero. Predata delle sue bellezze si iniziarono i restauri nella seconda metà del ‘900. DOVEA 2 km da Orvinio situata nella Vale Muzia.
Santa Maria dei Raccomandati
Edificata nel 1582 durante la signoria del Baroni Muti, si narra che dall’altare della S.S. Vergine del Rosario vennero rimossi i gradini di legno e sotto la tela venne ritrovata una lettera scritta dal Rettore del Convento d dove proveniva un fraticello appena trasferito per punizione, in cui si esortava a tenerlo d’occhio perché definito sospetto. Durante la dominazione napoleonica vi trovarono rifugio i soldati francesi i cui fuochi per scaldarsi provocarono grossi danni alle pareti. Di rilievo gli affreschi della mano di Vincenzo Manenti.Luogo di riunione della Confraternita del Gonfalone. DOVE: Situata sulla salita del Borgo. CONTATTI: Per informazioni e guide Pro Loco: Presidente Luigi Taddei 334.853.5275 Associazione Orviniando aps: Presidente Domenico Alivernini 380.733.9117. QUANDO: Tutto l’anno previa prenotazione.
San Nicola di Bari
Chiesa Parrocchiale consacrata il 31 marzo del 1536 si presenta con una pianta ottagonale, nella facciata del campanile, in linea con la Chiesa a due metri di altezza da terra è stata incastrata una antica scultura, probabilmente di marmo bianco proveniente dalla vecchia chiesa abbattuta, riproduce la facciata in miniatura di un Tempio Cristiano,che aveva forse il ruolo di antico ciborio. Degno di nota l’altare di San Rocco con statua lignea del santo risalente al XIX secolo. Sede di riunione della Confraternita del Santissimo Sacramento. DOVE: Situata nel Borgo. CONTATTI: Per informazioni e guide Parocchia di S. Nicola di Bari, Orvinio: 0765.92097 QUANDO: Tutto l’anno previa prenotazione.
Ultimo aggiornamento
24 Marzo 2020, 22:46